Il video è stato realizzato da TAIWAN BEIJU, trovabile anche su Youtube, racconta tutta la storia sulla questione del Mar cinese meridionale in sette minuti, analizzandola obiettivamente e usando parole semplici, partendo dalla prospettiva di un ragazzo di Taiwan.
La trovo fatto molto bene, perciò ho deciso di tradurlo in italiano. Questo video spiega precisamente perché i cinesi ritengono di avere la sovranità sul Mar cinese meridionale.
Ciao a tutti, benvenuti alla visione di TAIWAN BEIJU, questa volta divaghiamo, ti portiamo a vedere la tragedia di Taiwan (Repubblica di Cina) nella vicenda del Mar Cinese Meridionale.
Proprio mentre Usa, Vietnam, Filippine e Cina si stanno scannando sulla questione di Mar cinese meridionale, dopo l’avvento del nuovo governo, come se quest’ultimo avesse molto coraggio, sostiene l’intenzione di trasportare 40.000 proiettili di artiglieria sulle isole dell’arcipelago del Mar cinese meridionale per difendere la sovranità della Repubblica di Cina.
Ripensando al viaggio di Ma Ying-jeou (Ex presidente di RdC) sul Isola Taiping non molto tempo fa, a bere acqua dei pozzi, a dare da mangiare alle pecore e a raccogliere zucche, con intenzione di sostenere la sovranità, aveva invece causato non poco scompiglio, allora era stato criticato dal opposizione, cioè l’attuale governo in carica, di arrecare danno all’armonia della comunità internazionale, anche il papà “America” ha inusualmente usato parole forti, dicendo di essere “molto deluso”.
Addirittura molti solo in quel momento hanno scoperto con molta sorpresa che il territorio più a meridione della RdC non è in Pingtung, ma è invece in Nansha Isola Taiping.
Se guardiamo la mappa, qualcosa non quadra, Nansha Isola Taiping si trova un po’ troppo lontano da noi, qual è l’origine di quest’isola? Perché dovremmo andare in un posto così lontano per difendere la sovranità?
Dovremmo iniziare a raccontare la storia dall’inizio, molto ma molto tempo fà, la Cina già si avventurava nel lontano oceano, quando gli abitanti di posti come Vietnam, Filippine, Malaysia erano a malapena in grado di usare piccole barche per la pesca lungo la costa, non potevano in alcun modo competere con noi, perciò le isole nel Mar cinese meridionale sono state scoperte per prima dai nostri antenati, che li hanno dato un nome.
In seguito la Cina moderna arrivando all’epoca della Repubblica di Cina (1911 – 1949), con la presa di consapevolezza dell’idea di sovranità dello Stato, noi alla fine del 1934 abbiamo pubblicato il [Relativo al confronto tra i nomi in cinese e in inglese delle isole nostrane del Mar meridionale], alla fine del 1947 è stato ufficialmente annunciato all’estero la presenza della linea di confine a forma di U (o Eleven Dash Line), dicendo al mondo intero “questo è il confine di casa mia, vietato oltrepassare”.
All’epoca nelle mappe degli stati esteri, come ad esempio:
- nel [Enciclopedia internazionale degli stati] pubblicato in America nel 1962;
- nel Atlante del mondo dell’Unione sovietica del 1967;
- nella mappa del mondo di Germania occidentale, Inghilterra e Francia del 1968;
- nell’atlante pubblicato in Giappone nel 1973;
- addirittura nella mappa del mondo pubblicato da [General Staff of the Vietnam People’s Army] del Nord Vietnam nel 1960,
- e nell’Atlante del mondo pubblicato dal Ufficio del suo primo ministro nel 1972,
- e nei libri di geografia delle normali scuole pubblicate dal governo di Vietnam nel 1974;
gli Arcipelaghi Xisha e Nansha sono sotto la sovranità della Cina, questa è l’origine della famosa [Eleve Dash line] oppure chiamato confine a U, in quel momento aveva l’approvazione del mondo, nessun stato ha presentato obiezione.
E poi, alla fine della seconda guerra mondiale, dopo che la Cina ha ripreso i molti territori cinesi sotto l’occupazione giapponese, compreso gli arcipelaghi del Mar cinese meridionale, entrò in uno stato di guerra civile, che ha dato origine alla formazione dei due governi separati dallo stretto, non potendo in questo modo affrontare l’esterno su un unico fronte, difendendo insieme la sovranità dei territori cinesi, così il governo del partito nazionalista nonostante all’inizio avesse mandato truppe per riprendere gli arcipelaghi del Mar cinese meridionale, a causa della lotta civile contro il partito comunista non riesce a controllare efficientemente tutte le isole e scogliere, gli stati vicini approfittando di questa situazione occupavano silenziosamente le nostre isole.
Arrivando a questo punto della storia, la lotta civile è proseguito fino ad oggi, anche se il partito nazionalista del governo della Repubblica di Cina è fuggito a Taiwan, e il partito comunista ha formato sul continente il governo centrale della Repubblica popolare cinese, allo stesso modo della Repubblica di Cina che ha ereditato dal passato, dalle precedenti dinastie i diritti storici della Cina sul Mar cinese meridionale, il governo della [Repubblica popolare cinese] ha ovviamente ereditato dalla [Repubblica di Cina] la rivendicazione della sovranità sul Mar cinese meridionale.
Oggi, che controversie ci sono sul Mar cinese meridionale?
Le Filippine nel 2013 ha presentato la questione del Mar cinese meridionale alla Corte Permanente Arbitrale dell’Aja, però Pecchino ha sostenuto di non partecipare al’arbitrato e di non accettare nessun verdetto dall’arbitrato.
Ultimamente, si prevede che il risultato del arbitrato sul Mar cinese meridionale stia per uscire, possiamo fare per una volta il giudice della tastiera, una specie di condanna senza processo.
Per prima cosa, questo è il confine a U, altrimenti chiamato Eleven Dash line, oppure Nine Dash line chiamato da Pecchino, come menzionato in precedenza, tra le quali le isole e scogliere vicino a Taiwan sono chiamati arcipelago Dongsha, controllato da noi in realtà, quelle vicine alla Cina continentale e Vietnam sono chiamati arcipelago Xisha attualmente controllato da Pecchino, quelli piccoli e sparpagliati vicino alle Filippine viene chiamato arcipelago Zhongsha, l’unica isola rilavante tra di essi il Scarborough Shoal, occupato dalle Filippine ma attualmente sotto il controllo di Pecchino, quelle sotto è l’arcipelago Nansha, attualmente tutte le parti in gioco controllano alcune delle isole o scogliere, l’isola su cui è salito Ma Ying-jeou si trova qui, è l’isola più grande dell’arcipelago Nansha.
Le Filippine propone che dopo la II guerra mondiale, quell’isola si considerasse terra di nessuno, perciò appartiene a chi per prima lo occupa, e alcune isole che sono vicine a loro [davanti a casa mia ci sono isole e scogliere, e dietro (nel senso che mi appoggia) c’è l’America] così parti di quelle isole appartengono a loro.
(Secondo questa logica, cioè ciò che è vicino a me è mio, potremmo constatare dando una rapida occhiata alla Mappa del mondo che le Filippine si trovano geograficamente molto vicine al confine della Cina, perciò cosa potremmo concludere?)
E la Vietnam, non importa se una volta ha riconosciuto la sovranità della Cina sul Mar cinese meridionale, la ribalta completamente, cambiando versione, e richiedendo che le isole vicine a lui e quelle da lui occupate, sono tutte sue
Pecchino che ha ereditato il diritto storico, ritiene che il confine è delimitato dalla forma a U e tutte le isole nella tasca appartengono alla Cina, questo era riconosciuto dalla comunità internazionale, solo che adesso hanno cambiato versione.
Quanto a noi (Taiwan o RdC), è saggio chi riconosce la realtà che lo circonda,non riusciremo più a riprenderci la vasta estensione del territorio della Cina continentale, abbiamo almeno Taiwan, Penghu, Kinmen, Matsu e l’arcipelago Dongsha tra le mani, e anche l’isola più grande dell’arcipelago Nansha, l’isola Taiping è nelle nostre mani, che cosa potremmo volere di più?
Sappiamo a questo punto che questo è la situazione attuale, è la realtà internazionale, alcuni dicono che nel mondo non c’è nessuno che segna i confini in questo modo, la Cina non ha diritto di segnare il confine di una vasta estensione di mare e dire che appartiene a lei.
La prima cosa che dovremmo sapere è che le regole nel mondo sono quasi tutte stabilite dalle potenze del Occidente in accordo con i propri interessi, se poi questi non concordano più con i loro interessi allora varieranno le regole, e nel caso non potessero farlo, infrangeranno o ignoreranno queste regole.
La realtà storica è che i cinesi per prima hanno aperto il percorso marittimo nel Mar cinese meridionale, i cinesi per prima hanno scoperto le isole nel Mar cinese meridionale, i cinesi per prima hanno dato un nome al Mar cinese meridionale e alle isole e scogliere che vi si trovano, e sono i cinesi chi per prima sfruttarono le risolse del Mar cinese meridionale, la cosa ancora più importante è che la Cina già a partire dalla dinastia Song iniziarono ad esercitare la giurisdizione amministrativa sul Mar cinese meridionale, se i Song hanno inventato il concetto di sovranità, il Mar cinese meridionale è certamente compresso nella sovranità dei Song.
Se è solo perché la legge della sovranità l’hanno inventato gli occidentali, possono quest’ultimi parlare in modo irresponsabile, contestando la nostra sovranità, che ragioni sono?
Anche se considerassimo a partire da quando il Giappone come paese perdente (dopo la II guerra mondiale) rinunciò al Mar cinese meridionale, e la Cina si riprende gli arcipelaghi nel Mar cinese meridionale e segnò il confine di questo mare con la linea a U, questo concorda con la regola del diritto internazionale del Occidente: [vince chi per prima si impossessa], e ha avuto anche l’approvazione del mondo, solo che adesso qualcuno ha voltato faccia.
Essendo cinese, o almeno se approvi la [Repubblica di Cina], il Mar cinese meridionale possiede una grande e ricca quantità di risolse, in ogni caso è il patrimonio lasciatoci dagli antenati, non possiamo rinunciare facilmente.
Anche se Ma Ying-jeou, prima di cedere la carica, ha osato salire sull’isola Taiping per dichiarare la sovranità sul territorio già originariamente di nostro possesso, però riguardo all’intera area marittima all’interno della linea a U appartenente originariamente al nostro stato, sembrerebbe che sia diventato dalla forma di tasca alla forma di uva.
Arrivato al nuovo governo in carica, il quale si è limitato ad un [ non rinunceremo alla sovranità sull’isola Taiping], non presentendo più che l’intera area all’interno della linea U sia territorio del nostro stato, perciò anche aggiungendo l’isola Dongsha, quello che rimane al nostro stato nel Mar cinese meridionale sono solo due chicchi d’uva.
Però noi sappiamo che la legittimità della linea U (o Eleve Dash line oppure Nine Dash line) ha origine dalla Cina, solo ereditando la Cina si possiede la linea U, solo possedendo la linea U si possiede i quattro arcipelaghi al suo interno, e possedendo i quattro arcipelaghi si possiede tutte le isole e scogliere in esse, e solo in questo modo si entra in possesso delle grandi quantità di risolse naturali in quest’area marittima. Tutto questo è stabilito sulla fondamenta [Cina].
Sulla questione della sovranità sul Mar cinese meridionale non dovrebbe esserci alcun disaccordo tra RdC e RPC, perché la questione centrale della guerra civile riguarda chi rappresenta [l’intera Cina], e non invece qual è il confine del [intera Cina].
Però se nel cuore del popolo di Repubblica di Cina anche il territorio della Cina continentale può essere rinunciato, essi e quelli che appoggiano il [partito Ying] (si riferisce a coloro che appoggiano le idee del nuovo presidente di Taiwan Tsai Ing-wen), relativamente alla questione del Mar cinese meridionale, non sono diversi. Perché eliminando la [Cina] da quello che siamo noi, non abbiamo nemmeno il diritto di possedere quei due “chicchi d’uva” sul Mar cinese meridionale, e in base a cosa possiamo pretendere [la sovranità sta a me, mettiamo da parte le controversie, sfruttiamo insieme le risorse]?
E il [partito Ying] che parteggia per l’indipendenza di Taiwan, su base di cosa vorrebbero trasportare quei quaranta mila proiettili di artiglieria sul territorio cinese di Mar meridionale? Vorrebbero invadere la Cina? E il [partito Ying] per quali ragioni pretenderebbero di governare sul territorio di Kinmen, Matsu, da sempre appartenente alla provincia cinese di Fujian?
Comunque anche la sovranità di quei due chicchi d’uva sul Mar meridionale proviene dalla [Cina], se il [partito Ying] non riconosce che [le due sponde dello stretto appartengono alla stessa Cina] perché dovrebbe difendere la sovranità dell’isola Taiping, dell’isola Dongsha, e di Kinmen e Matsu della Cina? E se invece [partito Ying] accetta che [le due sponde dello stretto appartengono alla stessa Cina], perché rinunciano alla sovranità della Cina sulle altre isole e scogliere del Mar meridionale? Nel primo caso è l’invasione, nel secondo è tradimento, come potrebbe il [partito Ying] razionalizzare un concetto di sovranità così contraddittorio?
Adesso che il verdetto del arbitrato sul Mar cinese meridionale è sul punto di uscire, dovremmo scegliere di difendere insieme ai cinesi della Cina continentale il confine della linea a U lasciatoci dagli antenati oppure cercare il rifugio presso l’America e il Giappone che non sono proprio situati nei pressi del Mar cinese meridionale, aiutando il tigre ad aggredire, facendo del ladro il proprio padre? Rovinare il patrimonio lasciatoci dagli antenati, tradire e abbandonare i fratelli sangue del proprio sangue?